Racconti

momenti ottimali nell'esperienza scout

La quiete dopo la tempesta


Era il mio primo, ed allo stesso tempo ultimo, campo di reparto. Era sera. Avevamo finito di sistemare le pentole che avevamo usato per la cena e ci eravamo prese un attimo di riposo. Non molto lontano da noi i ragazzi della squadriglia maschile stavano accendendo il fuoco, unica fonte di calore in quella sera abbastanza fresca. Guardandomi intorno potevo vedere tende in tutte le direzioni. Eravamo circa 3.000 scout e a me sembravano tantissimi. Nonostante fossimo in tanti intorno a noi c’era un silenzio impressionante. Stavo parlando con un’altra ragazza mentre ripensavo a tutto quello che avevo fatto durante quel campo: montare un tavolo, montare una tenda e tutte le altre attività tipiche di un campo scout di reparto. In quel momento ricordavo tutte le preoccupazioni che l’anno prima mi avevano frenato. Solo dopo un anno ero riuscita a farmi coraggio e a lanciarmi nella nuova avventura dello scoutismo. Quel silenzio, la compagnia degli altri ragazzi del reparto, il fuoco, mi trasmettevano un senso di pace e di tranquillità che mi facevano pensare: “Non vorrei stare in nessun altro luogo se non qui”.