Racconti

momenti ottimali nell'esperienza scout

Fuori dalla realtà


All’interno del mio cammino scout sono state molteplici le esperienze che mi hanno colpita in maniera particolare. Ma tra queste, quella che, più di tutte, è rimasta impressa nella mia mente è stata l’esperienza vissuta durante un deserto che è stato proposto al clan nella route estiva del 2012 a Palermo. Più precisamente ci trovavamo in un luogo molto caratteristico, isolato da qualsiasi centro abitato, chiamato Eremo di San Felice. La particolarità del deserto che ci venne proposto stava proprio nel luogo in cui è stato svolto. Ci trovavamo all’interno di una caverna situata in un punto molto alto del monte, la cui particolarità era quella di essere aperta in cima, da quell’apertura entravano i raggi lunari che illuminavano tutto l’ambiente e la luna sembrava più vicina di quanto non lo fosse davvero. Ad alimentare l’atmosfera magica e fuori da qualsiasi realtà contribuì una musica di sottofondo che i nostri capi fecero partire durante quell’occasione. Quando si staccò la musica e ognuno di noi aveva svolto in solitudine le attività che i capi ci avevano proposto, ad uno ad uno ci iniziammo a incamminare verso la casa che ci ospitava, situata sull’eremo, lasciandoci alle spalle la caverna. Durante il cammino, però, le sensazioni che avevo provato all’interno di quel posto così particolare le sentivo sempre più, a tal punto da dimenticare per un attimo dove fossi e con chi, allontanandomi completamente dalla realtà e focalizzando per pochi minuti come ci si sente davvero ad essere scout. Quella fu l’esperienza più emozionante e significativa che io abbia mai vissuto in tutta la mia vita scout.