Racconti

momenti ottimali nell'esperienza scout

Eccomi


Paradossale come possa ricordarlo ancora, ma il primo consiglio della quercia non si scorda mai. Sembra quasi un sogno o qualcosa che in realtà io non ho mai vissuto per davvero ma mi è successo. Primissimo consiglio della quercia, una stanza esigua in una sede a me ancora sconosciuta nella quale avrei passate altri tredici anni (o perlomeno giù di lì, qualcosa di simile). Amanda spense le luci, tutte le coccinelle, le mie nuove compagne di “volo” erano lì accanto a me in silenzio e in attesa che succedesse qualcosa, eravamo stranamente silenziose, per delle bambine che due minuti prima ridevano e si rincorrevano. La voglia di sapere quello che stava per accadere ci legava. “Chi la vede mai una foglia sola, se il cielo è grande e gli alberi sono alti…” una canzone a me sconosciuta ma che sarebbe entrata nella mia testa a breve e ci sarebbe rimasta per tantissimo altro tempo. Una lanterna accesa al centro del nostro cerchio veniva poggiata sul pavimento da Amanda, Una lanterna? E perché mai? No credevo che a sette anni avrei fatto esperienza di una cosa simile. La mia quotidianità, la mia ordinarietà era ben diversa. Non avevo previsto una stanza buia e un cerchio di coccinelle ed una lanterna accesa. Le più “anziane” cantavano.